Un deciso obbligo, sì, ma d’infiniti vantaggi. Enormi le opportunità di semplificazione, ottimizzazione e crescita, anche grazie a L&T
Ogni servizio dev’essere accessibile in via esclusiva attraverso i sistemi di identità digitale definiti dalla normativa. Dev’essere garantito almeno l’accesso tramite SPID.
Ogni servizio dev’essere accessibile in via esclusiva attraverso i sistemi di identità digitale definiti dalla normativa. Dev’essere garantito almeno l’accesso tramite SPID.
L&T (già DPO di Roma Capitale e di oltre metà degli ospedali lombardi, oltre che consulente di centinaia di Comuni) è la risposta.
I servizi devono rispondere alle più varie esigenze delle persone e dei singoli territori. Devono inoltre risultare “interoperabili by design” così da poter funzionare in modalità integrata e senza interruzioni in tutto il mercato unico, esponendo le opportune “API” (Application Programming Interface).
I servizi digitali devono essere progettati ed erogati in modo tale da risultare sicuri e garantire la protezione dei dati personali.
Lo sviluppo dei servizi digitali deve ispirarsi all’esperienza e alle necessità dell’utente, basarsi sulla continua misurazione di prestazioni e utilizzo, prevederne e favorirne l’utilizzo anche a livello internazionale.
Nell’ottemperare agli obblighi della transizione digitale le PA devono evitare di chiedere a cittadini e imprese informazioni già fornite.
Il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione è un bene fondamentale per lo sviluppo del Paese: dev’essere valorizzato e reso disponibile ai cittadini e alle imprese, in forma aperta e interoperabile.
Il Codice dell’amministrazione digitale parla chiaro: chi non si mette in regola deve rispondere di grave inadempienza. Ma il digitale non è un nemico. Migliora, semplifica, organizza, tutela, protegge. È una risorsa, tanto per l’azienda privata che la Pubblica Amministrazione.
Dal 2019 ogni Ente è tenuto a dotarsi di un Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD). Tra le funzioni di questa figura quelle di garantire, coordinare e vigilare su tutti i processi necessari alla trasformazione digitale della PA, garantendo al contempo ai cittadini servizi facilmente fruibili e di qualità. L’RTD, che presiede l’Ufficio preposto alla transizione, risponde di eventuali ritardi, mancanze o eventuali inefficacia nella digitalizzazione dell’Ente.
Dal 2020 è attivo il terzo Piano triennale per l’informatica (2020-2022) . Il Piano detta regole e tempi. Se i precedenti puntavano all’introduzione del Modello strategico dell’informatica nella PA e alla sua implementazione, col 2020 si fa obbligo di innovare e digitalizzare i servizi. AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, prevede circa 200 azioni da porre in essere.
I nostri consulenti, forti di pluriennale esperienza, metteranno le proprie competenze multidisciplinari a vostra disposizione per il pieno soddisfacimento degli obblighi di legge. Non solo: nel totale rispetto della normativa valuteranno e vi guideranno passo passo alle migliori soluzioni per soddisfare le più varie e specifiche esigenze (anche quelle che non sapete di avere), operando ai necessari processi per l’implementazione di un sistema di gestione informatica dei documenti e di conservazione a norma
MUA è l’unica intelligenza artificiale multipiattaforma, adattiva e in costante evoluzione, in grado di fornire in un’unica soluzione tutte le risposte di cui un’azienda o una PA ha bisogno, per sempre. Non solo Transizione al digitale, dunque, ma molto di più: ad ogni necessità MUA ha la risposta. MUA informa delle novità di legge e indica come procedere, pianifica lavoro ed interventi, accompagna ogni ufficio, dirigente, impiegato o collaboratore nel sapere cosa serve, cosa fare, come e quando farlo. E ancora, produce e vi sottopone documenti e materiali già pronti proprio quando servono, sia che lo sappiate o no.